L’alta via Hufeisentour: Sette tappe nelle Alpi Sarentine

Tutto ciò che bisogna sapere prima e durante l’escursione

L’alta via Hufeisentour è un sentiero escursionistico a forma di ferro di cavallo che si snoda attraverso le Alpi Sarentine. L’escursione classica parte nelle Alpi Sarentine orientali e procede in senso orario. Per coloro che vogliono percorrere solo alcune tappe del tour o farlo in senso antiorario, ci sono vie d’accesso e di uscita alternative. Per questo motivo, non è per forza necessario fare l’intero tour. In questo articolo vi spieghiamo le singole tappe giornaliere del tour, come si pianifica un’escursione di più giorni e inoltre vi diamo qualche consiglio generale per l’escursione.

Prima della partenza

Prima di partire per un’escursione di più giorni, bisogna considerare diverse cose. Le più importanti ve le sveliamo qui!

Innanzitutto, bisogna studiare bene il giro che si ha intenzione di fare per conoscere le difficoltà e per evitare sorprese inaspettate. In ogni caso, bisogna essere sicuri che il proprio livello di fitness e la propria esperienza in montagna sia sufficiente per l’escursione in programma e che sia fattibile senza problemi.

Inoltre, bisogna prenotare in tempo i rifugi nei quali si vorrebbe pernottare. Soprattutto in alta stagione non è una buona idea presentarsi in un rifugio senza prenotazione. Per evitare che i rifugi siano già pieni e che il tour non possa essere fatto come o quando si desiderava, bisogna prenotare tempestivamente tutte le sistemazioni per la notte.

Certamente, la montagna è imprevedibile anche con un’organizzazione, pianificazione ed esperienza impeccabile. Durante un’escursione di più giorni è ben possibile che ci sia un giorno dove il tempo non è bello o ci possono essere altri eventi inaspettati. Per questo motivo è sempre importante portare con sé uno zaino con tutte le cose che potrebbero esserci utili. Bisogna portare con sé tutte le cose necessarie, ma è meglio lasciare a casa ciò che non servirà, perché certamente si cammina meglio con meno peso sulle spalle. Alcune cose fanno comunque parte dell’attrezzatura di base che bisogna per forza avere nello zaino. Bisogna assolutamente portare un cambio di vestiti, ma anche l’abbigliamento adatto per la pioggia e per temperature più basse, perché in montagna anche in piena estate può facilmente fare freddo. Inoltre, il kit di pronto soccorso con medicinali e bendaggi non dovrebbe mancare in nessun zaino. Un’altra cosa importantissima: portate sempre abbastanza acqua e cibo! Non si sa mai quando si troverà la prossima sorgente e se il giro diventa più lungo del previsto sarete grati di aver portato un piccolo spuntino. Inoltre, in alcune tappe non ci sono rifugi lungo il percorso. Il nostro ultimo consiglio è di portare sempre una cartina del territorio. Per farlo si possono usare diverse applicazioni per lo smartphone – bisogna però sempre verificare che funzionino anche offline, perché la connessione in montagna non è sempre garantita – o una tradizionale mappa di carta per andare sul sicuro anche in caso di poca autonomia o problemi di connessione.

Avete portato tutto? Allora possiamo partire!

L'alta via Hufeisentour

La prima giornata dell’alta via parte a Sarentino, la località principale della Val Sarentino, a 962m s.l.m., e si va fino al Rifugio Corno del Renon, dove si passa la prima notte. Così, la vacanza escursionistica parte subito con tanto dislivello positivo, perché in totale si superano 1.742m in salita. Se non dovessero bastarvi, potete fare una piccola deviazione e salire in cima alla Forcella Sarentina per godervi il bellissimo panorama.

Dopo una notte rigenerante si parte per la seconda tappa: Oggi si va dal Rifugio Corno del Renon al Rifugio Santa Croce di Lazfons a 2.311m s.l.m. Anche se non c’è tanta differenza di altitudine tra i due rifugi, il secondo giorno si fanno comunque 930m di dislivello positivo e 870 di dislivello negativo. Ma non ve ne accorgerete neanche, perché la bellissima vista sulle vicine cime delle Dolomiti e la spettacolare natura circostante renderanno l’escursione interessante e divertente.

Dopo una buona colazione in rifugio, il secondo giorno si continua per il Rifugio Forcella Vallaga a 2.481m s.l.m. Il terzo giorno di escursione sarà un po’ più tranquillo dei primi due: Oggi bisogna superare un dislivello di 450m in salita e di 150m in discesa. Se non vi dovesse bastare ci sarebbe però la possibilità di salire sulla Cima San Giacomo o sul Corno di Tramin, entrambi tra le cime più alte delle Alpi Sarentine.

Il quarto giorno si parte dal Rifugio Forcella Vallaga per l’Alpenrosenhof al Passo Pennes a 2.215m s.l.m. Durante questa tappa, nella quale si superano 350m di dislivello positivo e 650m di dislivello negativo, ci si può godere una vista mozzafiato sulle montagne circostanti. E una volta arrivati al Passo Pennes, potete passare una serata rilassante e godervi una buona cena più che meritata, visto che siete già oltra la metà del giro.

Il quinto giorno si parte dall’Alpenrosenhof e si va verso il rifugio Hirzerhütte a 1.983m s.l.m. Qui, l’escursione inizia a prendere la forma a ferro di cavallo che le dà il suo nome. A causa della sua difficoltà, questa tappa è però anche la tappa regina dell’intera alta via. Qui, bisogna superare oltre 900m di dislivello sia negativo che positivo. Se vi sembra troppo impegnativo, potete però dividere in due questa tappa molto lunga e fermarvi per una notte alla malga Ebenbergalm.

Piano piano, stiamo arrivando alla parte finale dell’escursione: il sesto e penultimo giorno della classica alta via Hufeisentour, si va dal rifugio Hirzerhütte al rifugio Meraner Hütte a 1.960m s.l.m. Durante questa tappa si supera un’ultima volta un dislivello positivo di oltre 1.000m e anche a scendere ci aspettano ben 820m. Lungo il percorso ci sono però diversi rifugi e malghe dove ci si può fermare e fare una pausa. Dopo vi aspetta l’ultima notte in rifugio.

Dopo l’ultimo risveglio a più di 2.000m, ci aspetta la discesa. Ci sono diverse possibilità per scendere. In base alla discesa che scegliete cambia anche il dislivello negativo che farete. Lungo la strada potete fermarvi ancora una volta nelle malghe e rifugi per godervi un buon piatto altoatesino, prima che quest’esperienza giunga al termine.

E adesso non resta che tornare a casa pieni di nuove esperienze e impressioni o godersi qualche giorno di vacanza nelle parti meno alte dell’Alto Adige – perché ci vuole anche un po’ di relax!

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