Il futuro è qui: i miei prodotti preferiti dal valore aggiunto
Ridurre, riciclare, riutilizzare: la sostenibilità ha molte sfaccettature. Se come me detestate questa parola (ormai trita e ritrita) ma abbracciate il principio di base che c'è dietro, vi consiglio assolutamente di continuare la lettura di questo blog. Vi presento la mia “top 5” dei migliori prodotti sostenibili dell'Alto Adige!
Dalla Val d’Ultimo alla Val Passiria, passando per la Val d’Adige, sono sempre più gli imprenditori altoatesini (soprattutto giovani) che realizzano prodotti straordinari puntando sull’artigianato tradizionale e sulla regionalità dei prodotti e delle materie prime che possono essere facilmente – e interamente - restituite al ciclo produttivo.
1. Tappeti di yoga dalle... pecore!
Carne sì, lana no. In Alto Adige sono circa 100 le tonnellate del preziosissimo prodotto grezzo ricavato dal pelo delle pecore che ogni anno vengono gettate nella spazzatura. In questo contesto Traudl Schwienbacher, agricoltrice della Val d'Ultimo, va completamente controcorrente. Senza alcun indugio e con grande lungimiranza, Traudl ha fondato assieme ad alcune donne artigiane la piccola manifattura di lana BERGAUF. Nel laboratorio artigianale lavorano la lana delle pecore di montagna della Val d’Ultimo e, allo stesso tempo, creano posti di lavoro per combattere la “migrazione” dalla valle. La situazione di win-win creatasi si traduce in pantofole, vestiti, set da tavola e materassi sostenibili. E, da poco, anche in pratici tappetini da yoga! Realizzati in feltro di lana vergine alpina al 100%, sono autopulenti, robusti e termoregolatori. Un mat da yoga in plastica non potrà avere più alcuna chance in confronto a questo prodotto naturale e fatto a mano. O no?
2. Carta dalle... mele!
L’Alto Adige è famosissimo per le sue mele. Ma sapevate che dagli scarti della pressatura delle mele è possibile creare la carta? Cartamela è il nome di un prodotto destinato inizialmente a essere un rifiuto e che ora rinasce con una nuova veste: colpisce la sua piacevolezza al tatto, la durata nel tempo e il caldo colore che caratterizza libri, quaderni e cartoline. Oltre alla Cartamela, la startup FRUMAT di Hannes Parth sta lavorando da tempo anche su altri prodotti per l’imballaggio, la stampa e la moda. Grazie a Frumat oggi potete comprare la carta di mele e indossare delle morbide scarpe... in “pelle” di mela!
3. Una giacca piena di vita
Per nulla al mondo potrei rinunciare al mio Sarner (ndr: capo tradizionale) della Val Passiria! La fodera è tinta manualmente, i bottoni sono creati a mano con grandi semi e il capo spalla è realizzato al cento per cento con lana naturale di pecore altoatesine: un pezzo unico e su misura che ancora oggi mi avvolge in un caldo e soffice abbraccio quando le temperature scendono sotto lo zero! Per assicurarsi che le giacche su misura siano perfette, la junior manager Franzi impiega parecchio tempo. Suo nonno era solito lavorare centinaia di chilogrammi di lana nella sua fabbrica già oltre 70 anni fa e oggi la giovane imprenditrice ha dato al PASSEIRER SPINNRADL un nuovo look, combinando il laboratorio di sartoria con la moda sostenibile. Un must da non perdere se si percorre la strada che attraversa la Val Passiria.
4. Sport con il... legno!
La startup FITALPS realizza a Renon diverse attrezzature per l’allenamento personale interamente con legno non trattato! I loro designer e sviluppatori si allenano duramente già in fase di produzione: un faggio altoatesino deve essere innanzitutto abbattuto, tagliato su misura e infine levigato a mano. Il fitness trainer Markus e il falegname Georg si confrontano e seguono nei dettagli ogni fase, dall'ideazione al prodotto finale. Il risultato è uno straordinario attrezzo per il fitness senza plastica e realizzato a mano, gentile con la pelle e piacevole al tatto.
5. Una casa di... aria!
Nessuna sostanza chimica, nessun elemento isolante industriale, nessun intonaco. Eppure LinaHaus è pronta ad accogliervi e a tenervi al caldo! Come? Con solide pareti di legno proveniente dalle foreste locali, un po’ d’aria e cinque menti geniali che hanno dato vita a questo progetto.
6. Il consiglio in più: la terra preziosa
Sembra disgustoso eppure non lo è! Dopo tutto, un terreno sano e vivo costituisce le fondamenta di tutta la nostra vita. Il compost potrebbe non essere il souvenir che vorresti portare a casa alla fine di una vacanza, eppure in termini di sostenibilità è un prodotto che dovrebbe essere sicuramente menzionato. Potete scoprire di più sul pioniere del compost altoatesino Rudi Windegger e la sua terra nera nel suo campo ad Adriano.
