Viaggio Nell'Anima Del Legno

In Val Gardena l’arte dell’intaglio nel legno abbraccia la tradizione. Il risultato sono opere uniche e di inestimabile valore.

È l'odore del legno quello che mi cattura non appena entro nel covo dell'artista, il profumo unico ed inconfondibile della Val Gardena, che della scultura ha fatto la sua arte. Trucioli in ogni dove, tanta luce e una ballerina che mi accoglie con un “legnoso” passo di danza.

Da un primo modello in argilla Matthias dà vita alla sua ballerina di legno. Un po' di sano scompiglio che ben si addice all'arte creativa di Matthias Kostner, uno dei più giovani talenti di UNIKA, associazione degli artisti gardenesi, guardiani di una lunga tradizione, conoscitori profondi di una magnifica valle senza tempo. Matthias ha 33 anni di passione per il legno alle spalle, che io oggi posso toccare con mano. Al tatto, il legno perde la sua consistenza rugosa. E’ liscio e risplende.

La Val Gardena è un paradiso, non solo per gli amanti dei paesaggi da fiaba ma anche per artisti e scultori. Cosa fa dell’arte del legno gardenese un tesoro apprezzato nel mondo?

Potrei partire dal 1700, quando tutto è cominciato. C’era poca arte a quel tempo, solo inverni duri e il bisogno di lavorare in una terra che non aveva poi così tante risorse da offrirci. Credo la nostra arte nasca da qui, dal bisogno. E’ nata da qui la tradizione, che ci impegniamo a tramandare nel tempo e che rende le nostre opere così speciali. Anche in un mondo in cui il nostro lavoro, in particolare, viene sostituito da quello di macchine a basso costo, la mano di un artista e, perché no, le sue imperfezioni continuano a fare la differenza e fanno apprezzare la sculture di legno della Val Gardena ovunque.

Tradizione: cosa significa per uno scultore gardenese di 33 anni?

Cinque generazioni di artisti del legno che mi precedono: devo la mia passione alla mia famiglia. Se non avessi avuto modo di praticare quest’arte fin da bambino, non avrei avuto molte chance. In casa vivi il legno giorno dopo giorno; hai già gli attrezzi, condividi gli spazi. Iniziare da zero è sicuramente molto più difficile: nessuno scultore è disposto ad investire tempo e denaro in un apprendista. Ma nulla è impossibile. A Ortisei dal 1872 si trovano alcune famose Scuole d’Arte. In Val Gardena si cura molto la formazione artistico-tecnica delle nuove generazioni. Cerchiamo tutti di salvaguardare quegli aspetti vitali della tradizione che meritano di essere conservati.

Quindi non basta la passione.

No, non credo basti. Ma non può mancare.

L'arte del legno gardenese: un tesoro apprezzato nel mondo.

Allora parlaci di questa passione che sembra intrecciare a doppio filo il legno a questa valle.

La scultura mi dà un senso di libertà davvero incredibile, che mi riporta sempre a casa. Scolpire lontano dalla Val Gardena? Non credo sarebbe possibile spostare i miei attrezzi, costruirmi un nuovo laboratorio. Non riuscirei a sentirmi lontano da un posto che mi appartiene. Il mio laboratorio, poi, l´ho direttamente a casa: qui creo, scolpisco, modello. Certo ogni tanto avrei voglia di più tempo per me, per l’alpinismo che amo, di un momento lontano dal legno, ma fa parte del gioco. Anche in queste settimane ho mostre in tutto il mondo: posso viaggiare, conoscere, imparare. Proprio grazie alla mia arte.

Non senti il bisogno di lasciare Ortisei e la Val Gardena, quindi?

I Gardenesi sono fatti così, sono gente testarda, in senso buono. Non si fermano davanti a nulla e io non sono un’eccezione. Ho deciso di rimanere e rimarrò. Poi non te lo nascondo: come artista ho un gran bisogno di aprirmi, vedere cose nuove e stupirmi di fronte a ciò che non conosco. L’arte lo richiede. Qui a Ortisei è più difficile: la gente fa più fatica ad aprirsi, nonostante il turismo ci stia aiutando a farci conoscere per quello che siamo. In più il ladino è di sicuro una barriera, dietro la quale a volte ci nascondiamo.

Parli perfettamente italiano e tedesco. Davvero pensi la lingua sia un problema per voi?

Si, la lingua credo segni sempre un sottilissimo confine invisibile. Poi certo, ci si può impegnare a superarlo, oppure fare finta di nulla. Io voglio sempre andare oltre.

I Gardenesi sono gente testarda; non si fermano davanti a nulla.

Come le tue opere, che escono dall’ordinario.

Pongo la tematica della persona al centro del mio creare. Mi piace mettere ogni scultura su un suo piedistallo, così da rendere la comunicazione con chi le osserva più facile ed intuitiva. E’ un po’ come costruire un palco solo per loro.

Da sei anni fai parte di UNIKA, l’associazione dell´artigianato artistico della Val Gardena. Avete tutti una vostra forma d’arte, regalate al mondo la magia di pezzi unici. Quale influsso ha avuto il gruppo dei tuoi colleghi sul tuo modo di scolpire?

UNIKA è la possibilità di un confronto costante. Si crea un clima di “sana competizione”. Vedi quanto gli altri si stiano impegnando per dare vita a qualcosa di bello e ti senti quasi in dovere di dare tanto quanto loro. Senti di contribuire per piccola parte a qualcosa di più grande”.

Quindi è importante condividere per riuscire a creare una scultura?

Ovviamente. Condividere la tecnica, imparare dai più esperti dove e come sia possibile migliorare. L’arte si evolve ogni giorno. Poi è importante lasciarsi del tempo, aspettando l’idea, l’intuizione giusta. Nel mio caso, ma credo valga per molti, succede tutto nell’arco di pochi secondi e la scultura l’ho già disegnata in testa. Di notte chiudo gli occhi e provo a fissare delle immagini; di solito funziona. Funziona anche sfogliando un libro o lasciandosi incantare dalla natura”.

A Ortisei gli artisti di UNIKA si impegnano a tramandare la tradizione del legno.

Le sculture di Matthias e degli artisti di UNIKA sono esposte tutto l'anno nella Galaria UNIKA (unika.org) a Ortisei, uno spazio esclusivo dove l'arte prende forma nelle loro opere. Qui a dominare è il legno. Ogni anno ad agosto l'associazione dell'artigianato artistico della Val Gardena organizza la fiera della scultura, in occasione della quale è possibile ammirare per alcuni giorni alcuni pezzi unici dei 37 artisti dell´associazione gardenese. Non molte discoteche forse, ma anche la Val Gardena ha le sue bellezze. Bisogna solo imparare a conoscerle.

Foto: © Serena Garulli
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Scrivo da sempre: articoli, poesie (cosa che mi rende sempre molto felice), romanzi (che ho già riscritto due volte), lettere (i miei ex ne sono sempre molto felici). Segni particolari? La saggezza dei libri e la forza dei cavalli, l’odore del caffè la mattina e la vista al tramonto delle montagne dal mio balcone!

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